venerdì 17 dicembre 2010

"Chi invoca carcere per fermati lo ha negato per Consentino"

Scontri Roma: senatori Pd, "Chi invoca carcere per fermati lo ha negato per Consentino"

di Francesco FerranteRoberto Della Seta,  ,  pubblicato il 17 dicembre 
 
“Chi oggi protesta per il rilascio dei giovani manifestanti fermati, pochi mesi fa ha votato contro la richiesta  di arresto per il deputato e imputato di camorra Nicola Cosentino.Questa doppia morale, ribadita oggi in Senato da Maroni e Gasparri, è il segno evidente di una classe dirigente priva di ogni coerenza etica".

E’ quanto dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.

“Ogni atto di violenza va condannato e represso, ma se al no alla violenza la politica, in particolare il Governo, non accompagna lo sforzo autentico per capire la novità rappresentata dai movimenti giovanili di questi mesi, il rischio è che le violenze proseguano e si aggravino. In Italia il disagio giovanile si sta trasformando in rabbia, come in tutta Europa ma con un ‘di più’, il ‘di più’ di una situazione sociale e economica che esclude gran parte dei nostri ragazzi dal lavoro e dal welfare; il ‘di più’ di una classe dirigente eticamente delegittimata, che mentre fa la morale ai manifestanti violenti si abbandona a comportamenti incivili, dalla compravendita dei parlamentari alle collusioni tra politica e criminalità, alle aziende pubbliche trasformate in aziende familiari".

“Quanto alle critiche espresse oggi da Maroni e Gasparri a chi come noi ha posto alcune domande sulla possibile presenza nelle manifestazioni di persone estranee ai movimenti giovanili che da varie immagini sembrano avere partecipato attivamente ai disordini, ci paiono decisamente gratuite: noi, ripetiamo, abbiamo posto delle domande, o alle domande si risponde, e questo non è avvenuto, oppure i dubbi rimangono”, concludono i senatori.

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